Riguardarsi

Manifesti del movimento politico delle donne in Italia
a cura di Emma Baeri e Annarita Buttafuoco
Protagon Editori Toscani, 1997

Le firme, i soggetti, per una biografia dei gruppi femministi e del movimento politico delle donne in Italia

Dietro le firme dei manifesti esposti nella mostra – di cui quelli riprodotti in questo Catalogo costituiscono solo una parte – ci sono i soggetti, vale a dire le donne, i gruppi, le associazioni, le strutture più o meno formalizzate che questo strumento di comunicazione e di autorappresentazione si sono dati. Ci è sembrato perciò utile proporre alcune linee essenziali delle loro biografie, come una sorta di filo per orientarsi meglio nella mostra e soprattutto come ulteriore strumento di conoscenza.

Non si è trattato di un lavoro semplice ed il suo esito risulta talora non del tutto soddisfacente, perché di alcuni di quei soggetti si è perso addirittura il tracciato cronologico, se non le finalità e le iniziative politiche: date di nascita e di scioglimento, ad esempio, sono difficilmente ricostruibili con precisione e mancano strumenti informativi organizzati. Persino l’Archivio della Fondazione Elvira Badaracco, sebbene piuttosto ricco, tace su alcune aggregazioni o non conserva – ma ci chiediamo se siano stati prodotti – documenti attendibili quanto ai dati “anagrafici” essenziali: come osserva Emma Baeri, i gruppi che hanno costituito il Movimento alle sue origini, e non solo quelli, hanno avuto col tempo un rapporto complesso, onnipotente, fino a rimuoverne la registrazione.
Abbiamo considerato qui soltanto i gruppi e le aggregazioni presenti nella mostra con i loro manifesti o locandine: mancano, com’è ovvio, quelli che non hanno prodotto, per motivi diversi, questo tipo di documenti, ed anche alcuni di quei gruppi che, pur avendoli prodotti, non sono stati compresi nella mostra per la necessaria selezione dettata dal carattere dell’iniziativa che, per quanto ampia, non poteva essere esaustiva.

Non ci siamo proposte, perciò, con queste “biografie”, una mappatura del Movimento femminista e del Movimento politico delle donne italiano, né una sua storia.

Ciò nonostante, sia la mostra, sia questo Catalogo, rappresentano per noi un “lavoro in corso”, una possibile tappa nella ricostruzione critica di una vicenda politica complessiva in cui la Fondazione intende continuare ad impegnarsi, con la collaborazione di tutti i gruppi, di tutte le donne che già hanno partecipato in vario modo a questa prima fase e che qui ringraziamo, così come di altri gruppi e di altre donne che vorranno unirsi a noi per proseguire in questo progetto.

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