La Fondazione è stata costituita il 16 dicembre 1994 da Annarita Buttafuoco, nominata nel testamento di Elvira Badaracco quale garante a vita del suo patrimonio economico, scientifico e politico.
Scopo della Fondazione è quello di promuovere lo studio della cultura e dell’esperienza politica e sociale delle donne, con specifica attenzione alla storia dell’associazionismo femminile e del femminismo.
Nel 1999 Marina Zancan, presidente della Fondazione Badaracco fin dalla costituzione, con la scomparsa di Annarita Buttafuoco eredita la funzione di garante della Fondazione.
Organi direttivi
Consiglio di Amministrazione: Marina Zancan (presidente), Maria Canella, Giovanna Rosa, Monica Cristina Storini, Paola Zocchi
Comitato scientifico: Marina Zancan, Eloisa Betti, Fiorella Imprenti, Lea Melandri, Debora Migliucci, Raffaella Poletti, Francesca Rubini
Come lavoriamo
La Fondazione Badaracco persegue gli scopi delineati nel suo Statuto attraverso molteplici attività:
- ricerche articolate in tutti i settori di indagine inerenti lo studio della cultura e dell’esperienza politica e sociale delle donne;
- organizzazione e incremento dei fondi archivistici cartacei e sonori nonché della biblioteca specializzata, a partire dal patrimonio devoluto dal Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia, devoluto alla Fondazione;
- elaborazione dei criteri e delle metodologie di trattamento e di fruizione dei fondi archivistici e bibliotecari;
- l’istituzione di borse di studio e premi a favore di studiose impegnate nei campi di indagine di interesse della Fondazione;
- sviluppo di scambi culturali con Centri delle donne, Archivi e Biblioteche che abbiano scopi analoghi a quelli della Fondazione, nonché con Università, Enti pubblici e privati, Associazioni, Istituti nazionali ed internazionali;
- convenzioni con Enti locali, Ministeri, Università nonché con Istituzioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, tese alla promozione e alla organizzazione di ricerche, all’istituzione, al finanziamento e all’erogazione di borse di studio;
- l’organizzazione di convegni, seminari, dibattiti, conferenze;
- corsi di aggiornamento e di formazione per insegnanti, archiviste, bibliotecarie, funzionarie del pubblico impiego e, in generale, donne interessate alle attività della Fondazione;
- partecipazione a Reti e base dati nazionali e internazionali di interesse;
- pubblicazione, all’interno di collane di studio, di testi e materiali frutto dell’attività della Fondazione stessa.
Cosa facciamo
La Fondazione, in continuità con il lavoro svolto dal Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia, si pone l’obiettivo di incrementare lo studio della realtà complessiva delle donne e di attivare ulteriori settori di approfondimento definiti nell’ambito della pianificazione delle attività.
In questa direzione, accanto all’accrescimento del patrimonio politico e culturale ereditato, la Fondazione riconosce l’opportunità politica di valorizzare tutte le forme di lavoro intellettuale delle donne ricomponendo i due elementi, esperienza politica e professionalità, che hanno messo in crisi, nel corso degli ultimi anni, gli assetti metodologici e disciplinari vigenti.
In tale occasione vengono ridefinite le ipotesi di ricerca e gli attuali assetti del pensiero politico e storiografico e viene modificata la conoscenza del passato e del presente, al fine di rendere partecipi le donne del rilevante e coinvolgente processo di immaginazione del futuro.
Le relazioni nazionali e internazionali
La Fondazione intrattiene relazioni scientifiche sia in Italia che all’estero.
In Italia la Fondazione è in rapporto costante di collaborazione con tutti i Centri di documentazione delle donne presenti sul territorio nazionale. Coopera, inoltre, con:
- l’Università degli Studi di Siena, dove è attivo un settore di ricerca di storia delle donne;
- l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, dove è attivo un Dottorato di ricerca in Scienze documentarie, linguistiche e letterarie, articolato nel curriculum “Studi di genere” consorziato con le Università di Torino, Bologna e Macerata;
- l’Università Milano-Bicocca attraverso il Centro di Ricerca Interuniversitario “Culture di Genere”.
Partecipazioni a base dati
La Fondazione è nodo regionale lombardo della base dati di genere femminile della Rete Lilith, per la ricerca in automatico, in un’ottica di genere, della documentazione e delle informazioni, disponibili nei Centri delle donne in Italia, su ciò che le donne scrivono e producono: monografie, periodici, dattiloscritti, foto, video.
Partecipa al catalogo collettivo delle biblioteche che partecipano al Servizio Bibliotecario Nazionale – SBN, la rete delle biblioteche italiane promossa dal MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), dalle Regioni e dalle Università, e coordinata dall’ICCU. I titoli della biblioteca sono quindi presenti nel catalogo del Polo locale SBN e nel catalogo nazionale SBN. Per consultare il catalogo si può accedere all’indirizzo: Biblioteche.
La storia
Elvira Badaracco nasce ad Alessandria il 22 maggio del 1911. Fin da adolescente si trasferisce con i genitori a Milano dove, nel 1979, con Pierrette Coppa fonda il Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia.
All’inizio il Centro trova ospitalità presso la Fondazione Feltrinelli per trasferirsi, nel 1991, presso l’Unione Femminile Nazionale, sede storica delle donne milanesi. Il 12 novembre 2009 la Fondazione ha inaugurato la propria nuova sede presso i locali di Via Menabrea 13 – Milano.
Lo sviluppo del Centro e il suo consolidamento – dovuto soprattutto alla dedizione della stessa Elvira Badaracco, che ha saputo coordinare una segreteria nazionale formata da studiose di diversa provenienza e competenza – hanno confermato in lei la convinzione che fosse necessario garantire a questa istituzione di ricerca e di studio un futuro solido, anche attraverso la trasformazione della sua forma istituzionale.
Questa convinzione è espressa da Elvira Badaracco nel suo testamento, redatto nell’aprile del 1993, con il quale dispone che il Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia diventi una Fondazione con finalità analoghe a quelle del Centro ma con maggiori prospettive di sviluppo e di rafforzamento, tutelate in parte dal reddito di una proprietà immobiliare da lei lasciata alla Fondazione.
Elvira Badaracco muore a Milano il 21 gennaio del 1994 e il dicembre 1994 viene costituita formalmente la Fondazione ad opera di Annarita Buttafuoco, nominata dalla stessa Badaracco, nel suo testamento, garante a vita del patrimonio economico, scientifico e politico da lei lasciato.
Tale funzione, alla morte di Annarita Buttafuoco, avvenuta nel 1999, viene trasferita a Marina Zancan, presidente della Fondazione dalla sua costituzione.
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Sostieni la Fondazione “Elvira Badaracco” con la destinazione del 5 per mille nella dichiarazione dei redditi CUD, 730 e UNICO.
Nella sezione relativa al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute” puoi firmare ed indicare il codice fiscale della Fondazione Elvira Badaracco 11398560158.
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