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Questa serie, composta da 20 faldoni, è suddivisa in 4 sottoserie che descrivono per molti aspetti il percorso del femminismo milanese e insieme di quello italiano la cui "matrice strutturale come movimento collettivo va ricercata in quell'area di mobilitazione sociale che diede vita, alla fine degli anni sessanta, alla contestazione studentesca, alla nascita della nuova sinistra e alle operaie dell'autunno caldo" . All'interno di queste mobilitazioni, le donne sono coinvolte come soggetti politici ma il loro ruolo rimane subordinati. La presa di coscienza di questo dato di fatto risulta ovvia nel momento in cui le donne stesse riconoscono come all'interno di un progetto trasformazione radicale della società, non venga contemplata la revisione del rapporto tra sessi, rimandata ad una fase successiva le cui modalità rimangono vaghe ed oscure, e le cui implicazioni si ripercuotono nell'immediato.

La prima sottoserie è appunto dedicata ai "Documenti" (1967-1995), ovvero alla raccolta, in 4 faldoni, di tutti quegli scritti, volantini, documenti di denuncia, comunicati e ciclostili, narrazioni di esperienze vissute direttamente -come quella dell'"Asilo Femminista di Quarto Oggiaro"- e di tutta la produzione documentaria inerente ai principali nodi sviluppati dal movimento femminista o meglio dai numerosi gruppi che lo compongono (tra questi il DEMAU, le Donne di via Col di Lana e di via Cherubini), ma anche documentazione che proviene dal movimento femminista francese e tedesco. Numerosi anche fogli, riviste e giornalini. È nell'arco temporale che va dal 1970 al 1974 che le donne individuano non solo tematiche, ma anche metodologie politiche proprie. Successivamente, come le carte stesse testimoniano, si passa dai piccoli gruppi a forme di mobilitazione sempre più ampie -come i convegni e le campagne nazionali documentano- a dimostrazione della capacità del movimento delle donne di aggregare intorno a questioni quali l'aborto e il divorzio, sulla base di specifiche elaborazioni teoriche. Raggiunti gli obiettivi comuni però, il palesarsi delle differenze all'interno del movimento e il cambiamento del clima politico nel suo complesso, caratterizzato dall'istituzionalizzazione dei conflitti da un lato e dall'emergere della lotta armata dall'altro, provocano una disgregazione e una frammentazione che sposta i territori d'intervento del femminismo stesso. In questa sottoserie infatti esiste una sorta di "salto" -rappresentato dagli anni '80 - in cui il femminismo è raccontato dalla Melandri quasi esclusivamente attraverso la testimonianza della sua partecipazione a convegni e seminari organizzati da varie associazioni in qualche modo "istituzionalizzate" e i ritagli a stampa, numerosissimi, relativi alle lotte, alle azioni e alle iniziative e ai dibattiti innescati dal movimento delle donne incarnato, attraverso quello che viene definito femminismo diffuso, da singole soggettività che si muovono all'interno delle proprie istituzioni di riferimento (partiti, sindacati, giornali etc). Dai primi anni Novanta sono alcuni eventi (per ricordarne solo alcuni: la prima guerra del Golfo, della guerra nei Balcani, l'emergere sempre più forte della questione dell' emigrazione, come anche gli attacchi all'autodeterminazione delle donna messa a rischio da proposte di legge e interventi mirati a livello locale etc) a spingere le donne a riaggregarsi e ad agire come testimoniano dalle carte.

Vai al dettaglio: Documenti

La seconda sottoserie di questa sezione è dedicata ai "Corsi delle donne". È qui raccolta, nel suo complesso l'intera documentazione relativa all'istituzione di corsi e delle strutture -la nascita della Cooperativa Gervasia Broxon prima e dell'Associazione per un Libera Università delle Donne successivamente- e dei corsi delle e per le donne: a partire dalla progettazione fino alla realizzazione dei programmi, passando per i documenti sulla didattica, le relazioni, i piani di formazione per le partecipanti ma anche per le insegnanti, le presentazioni dei corsi e le raccolte dei lavori svolti in ogni singolo anno scolastico.

Vai al dettaglio: I corsi delle donne

Contiene:

  1. 3.2.1 "150 ore"
  2. 3.2.2 Cooperativa "Gervasia Broxon"
  3. 3.2.3 Associazione per una Libera Università delle donne

La terza sezione è invece dedicata alle "Riviste" che ripercorrono anch'esse alcune delle fasi del femminismo a cui sopra si è fatto cenno.

Vai al dettaglio: Le riviste

Contiene:

  1. 3.3.1 Sottosopra
  2. 3.3.2 Fluttuaria
  3. 3.3.3 Lapis

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